sabato, Aprile 20, 2024

Giovedì 1° febbraio presso la Sala Convegni “Marco Biagi” di Palazzo Lombardia si è tenuto il convegno “TUTTA CUORE E CERVELLO” Il cervello maschile e quello femminile: quali differenze? La Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta, sin dal 2010, organizza convegni sulla medicina di genere in ambito neurologico, grazie all’attività del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG), presieduto dalla Barbara Garavaglia, direttrice della UOC di Neurogenetica Molecolare. Alla domanda “Cos’è la medicina di genere?” la stragrande maggioranza delle persone risponde: “E’ la medicina che si occupa delle donne” o peggio ancora “è la medicina che si occupa delle malattie degli apparati riproduttori delle donne”. “Niente di più sbagliato, la medicina di genere è la scienza che studia e cura le malattie in base alle differenze anatomiche, biologiche, funzionali, psicologiche e culturali di un individuo. Quindi si occupa di donne e di uomini, di vecchi e di bambini, di bianchi e di neri ecc. In poche parole è una medicina che si occupa della persona”, Dichiara Barbara Garavaglia, direttrice della UOC di Neurogenetica Molecolare, Istituto Carlo Besta.

Mentre sono stati ampiamente studiati gli effetti che sesso, invecchiamento e comportamento culturale hanno sulla salute dell’uomo e della donna, manca, a tutt’oggi, un’analoga attenzione sull’impatto che le differenze di genere hanno sulla fisiopatologia e, quindi, sul trattamento delle più comuni malattie sociali tra cui, ad esempio, le malattie neurodegenerative. “Negli ultimi anni però qualcosa sta cambiando. La medicina di genere è entrata a far parte degli obiettivi strategici sanitari di molte regioni, tra cui Regione Lombardia, come modello di appropriatezza di cura. L’approccio di genere in medicina rappresenta una via importante per ridurre i costi e aumentare contemporaneamente la qualità delle cure. Con la recente approvazione dell’Art 3 del Ddl Lorenzin la Medicina di Genere è entrata a far parte del servizio sanitario nazionale”, Afferma Alberto Guglielmo, Presidente Fondazione I.R.C.S.S.- Istituto Neurologico Besta. Nel suo primo convegno sulle patologie cerebrovascolari, il CUG ha voluto creare lo slogan “TUTTA CUORE E CERVELLO” come tributo alla donna capace di agire contemporaneamente con il cuore (le emozioni) e con il cervello (la logica).

L’EVENTO – LE DIFFERENZE DI GENERE DEL CERVELLO TUTTA CUORE E CERVELLO”, inserito tra gli eventi del centenario della Fondazione dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, ha trattato delle differenze di genere del cervello.  Aggiuge Barbara Garavaglia: “Complessità del cervello umano rende arduo lo studio dei meccanismi alla base delle differenze interindividuali; tuttavia indagini approfondite hanno portato a definire degli elementi di distinzione significativa tra i due sessi, sia dal punto di vista strutturale sia da quello funzionale”.  Perché gli uomini e le donne tendono spesso a reagire diversamente nella stessa situazione? Cosa determina i loro comportamenti? Cosa li predispone a determinate patologie neurologiche e psichiatriche piuttosto che ad altre? E per quale ragione sembrano essere più portati per alcune attività e meno per altre? Se da una parte, ragioni evoluzionistiche hanno giocato un ruolo chiave, anche i condizionamenti culturali e sociali hanno contribuito allo sviluppo del “dimorfismo sessuale cerebrale”. L’approfondimento delle differenze di genere in ambito neurologico non porta solamente a dare un grande contributo all’avanzamento scientifico, ma ha anche importanti ricadute cliniche sulla salute pubblica, traducendosi nello sviluppo di strategie preventive e approcci terapeutici mirati per alcune patologie neuropsichiatriche largamente diffuse, che hanno dimostrato modalità di insorgenza e progressione distinte negli uomini e nelle donne.

Durante il convegno interverranno esperti con competenze scientifiche molto eterogenee:

  • partendo da fattori genetici ormonali e biochimici che distinguono i “due cervelli” (Alessia Catania, ricercatrice neurologa dell’Istituto Carlo Besta), si scoprirà come uomini e donne attivino distinte aree cerebrali e connessioni nervose nel corso di specifici processi cognitivi e tendano a utilizzare tipi differenti di memoria e a percepire in modo tipico stimoli ed emozioni (Prof.ssa Daniela Perani, Ordinario di Neuroscienze Università Vita-Salute San Raffaele).
  • Perché le donne appaiono spesso più empatiche e gli uomini più capaci di orientarsi nello
    spazio (Dottoressa Sylvie Piacentini, Psicologa Istituto Carlo Besta)?
  • La maggior frequenza di malattie come l’Alzheimer e la depressione nelle donne, il morbo di Parkinson e l’abuso di sostanze negli uomini (Adriana Maggi Università Studi Milano).
  • Le divergenze di genere emergono a partire dall’infanzia, modulano i processi di apprendimento e l’acquisizione del linguaggio (Daniela Sarti, Psicologa dell’infanzia Istituto Carlo Besta), si fanno più evidenti nel corso dello sviluppo ed infine influenzano in modo significativo anche l’invecchiamento cerebrale (Paolo Mazzola geriatra Università Bicocca, Milano).
  • Con Maurizio Salamone, biologo, si parlerà anche di neuronutrizione: quali cibi mangiare per un cervello più sano? Cosa si intende per asse intestino-cuore-cervello?
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