Via libera del Consiglio comunale che ha approvato, con il voto favorevole della sola maggioranza, nella seduta di lunedì 8 settembre 2025, la delibera formale per avviare l’iter di uscita dalla Zona Logistica Semplificata “Porto e Retroporto di Genova”.Una decisione presa dopo un’attenta analisi del contesto urbanistico, infrastrutturale e socio-economico della città, pur condividendo gli obiettivi generali delle ZLS, come la semplificazione amministrativa, lo sviluppo della logistica e l’attrazione di investimenti, l’Amministrazione comunale ritiene che l’inclusione di Pioltello nella ZLS non sia compatibile con le caratteristiche e le esigenze del territorio.
«Le ZLS sono uno strumento intelligente e importante che valorizza i nostri porti – spiega Saimon Gaiotto, delegato dalla sindaca Ivonne Cosciotti nel Comitato di Indirizzo della ZLS – ma Pioltello si trova nella prima cintura di Milano, vicino all’aeroporto di Linate dove transitano passeggeri, non merci. E allora, perché prevedere qui uno sviluppo? E proprio in pieno Parco Sud? Quando è stata fatta la legge, sono state inserite nel perimetro del retroporto di Genova quattro comuni dell’Adda- Martesana – Pioltello, Segrate, Melzo e Vignate – e mi chiedo con quale ratio sia stata presa questa decisione. A noi non è stato chiesto nulla, siamo stati inseriti nella ZLS senza alcun confronto».
Tra le criticità evidenziate nella delibera, la non idoneità della viabilità comunale a sostenere i volumi di traffico pesante generati da insediamenti logistici di grande scala, il rischio di squilibri urbanistici e infrastrutturali, con impatti negativi sull’equilibrio tra aree produttive e zone residenziali, l’incompatibilità con la pianificazione territoriale e gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’Amministrazione comunale.
«Con questa delibera vogliamo mettere al sicuro il nostro territorio dal rischio di essere sommersi dai container e altri mezzi pesanti in un’area già oggi sotto pressione e senza le condizioni per sostenere questo tipo di sviluppo – ha spiegato il vicesindaco Saimon Gaiotto illustrando ai consiglieri le ragioni della richiesta – Occorre presidiare questo tema con molta attenzione onde evitare speculazioni future a Pioltello e in Martesana. Con questa azione – ha precisato – non difendiamo solo Pioltello, ma tutto il territorio dell’Adda-Martesana. So che Segrate persegue la nostra stessa strada e confido che lo facciano anche gli altri. In realtà, la questione non riguarda solo questi quattro comuni perché le conseguenze ricadrebbero su un numero maggiore di Amministrazioni, sicuramente i più vicini Rodano e Liscate, e poi anche Settala, Cassina, Gorgonzola e Cernusco».
Non si tratta però di un percorso semplice. Infatti, una volta approvata la delibera in Consiglio comunale, la richiesta di esclusione dovrà essere esaminata da Regione Lombardia, poi dal Governo e infine convertita in legge dal Parlamento.
«La nostra non è una posizione ideologica contro le ZLS – precisa Gaiotto – ma una richiesta concreta basata su dati oggettivi. Chiediamo che Pioltello venga considerata per ciò che è: una città complessa, viva, che punta su uno sviluppo armonico e sostenibile. Non deve diventare il parcheggio dei container del porto di Genova. La decisione presa ieri sera in Consiglio comunale – spiega Gaiotto – è il primo passo di un percorso istituzionale che non sarà certo semplice. Sono amareggiato che la nostra minoranza si sia astenuta su un tema, la salvaguardia del proprio territorio, che dovrebbe stare a cuore a tutti. Un argomento che non dovrebbe dividere destra e sinistra».




