In un giugno con un clima da savana ci siamo sentiti collassare, ci è girata la testa, abbiamo perso l’equilibrio come afflitti da una labirintite cronica e ci è sembrato più volte di non capire che cosa stesse capitando…
Non abbiamo capito perché a Garlasco una serie di perizie, intercettazioni, ricerche e testimonianze vengono prese in considerazione solo adesso, a distanza di 18 anni dal delitto di Chiara Poggi, dopo che un innocente per due gradi di giudizio (ma ritenuto colpevole all’ultimo grado) si è fatto 10 anni di prigione.
Non abbiamo capito perché all’assassino di Giulia Tramontano e del suo bambino non è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione visto che per mesi le ha somministrato veleno
per topi.
Non abbiamo capito perché uno dei principali assassini di Cosa Nostra, che ha sciolto anche
un bambino nell’acido, sia libero dopo 25 anni solo perché pentito (il paradosso è che la legge l’ha fatta Falcone qualche anno prima di essere fatto saltare in aria proprio da quel criminale).
E non abbiamo capito perché ti basta non aver raggiunto la maggior età solo per un anno per evitare l’ergastolo nel caso sterminassi la tua famiglia (infierendo con 100 coltellate sul tuo fratellino).
Ma se ci siamo sentiti disorientati, se ci è girata la testa, se ci è venuta la nausea… è stata solo colpa del caldo.



