Dopo più di dieci anni di politica demagogica contro le auto, il Comune di Milano ottiene un “ottimo” piazzamento tra le città più inquinate del mondo in compagnia delle metropoli asiatiche. Persino in megalopoli come Città del Messico e New York si respira aria più salubre!
Una piccola gustosa rivalsa per tutta quella gente che si reca ogni giorno nel capoluogo a lavorare e dall’era Pisapia – con l’introduzione della gabella dell’Area C – viene vessata sistematicamente. Negli ultimi anni, va ancora peggio con l’assurda pista ciclabile viale Monza-corso Buenos Aires che crea disagi e rischi ai veicoli che devono fermarsi a scaricare. Senza parlare dei vigili che non si fermano più a fare le multe per paura di discussioni, ti fotografano vigliaccamente e ti mandano la multa a casa con la scusa che non si poteva notificare sul posto. Balle.
E’ la guerra alle auto, senza se e senza ma, con l’ultima trovata della Milano a 30 km/h, nel nome di una millantata sicurezza. Ma per l’ambiente e la sicurezza non servono misure a spot e colpi di teatro, occorrono interventi strutturali.
Intanto, nel nome delle Olimpiadi di Milano Cortina, si tagliano 500 alberi per costruire una pista da bob che dopo la fine dei Giochi non verrà più usata. A colpi di slogan il pianeta siamo tutti bravi a salvarlo.



