Da aeroporto turistico ad aeroporto commerciale. La notizia echeggiava da tempo: l’Enac, l’Ente Nazionale Aviazione Civile, vedeva nell’aeroporto del Parco Nord un punto strategico per collegare una ventina di piccoli-medi aeroporti italiani con voli di linea. Un’intenzione che nei giorni scorsi si è trasformata in un vero proprio piano di ampliamento dell’aeroporto che ovviamente inciderebbe sulla vita dei Bressesi e sull’impatto ambientale del parco.
Eppure nel 2007 è stato firmato un Protocollo d’Intesa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Lombardia, Provincia di Milano e dai Comuni del Nord Milano che escludeva ogni potenziamento delle strutture e delle attività dello scalo. “Per quanto riguarda il progetto apparso su alcuni articoli di stampa mi risulta che sia un ‘desiderata’ di alcuni dirigenti di Enac e di Enac Servizi… Gli stessi Enti, in risposta ad una mia precisa domanda, hanno confermato che per ora qui sono previsti solo interventi di manutenzione – ha ribadito il Sindaco Simone Cairo -. Bene ha fatto Regione Lombardia a organizzare un’audizione della V° Commissione sul nostro aeroporto il 4 dicembre e ho già chiesto di poter partecipare”.
Ma qual è e quale sarà la posizione dell’Amministrazione Cairo? “Rimaniamo fedeli al programma amministrativo 2023: collaboreremo con il Parco Nord e l’aeroporto perché queste due realtà possano convivere mantenendo l’attuale modalità di gestione. Vogliamo essere sempre di più la Città del Parco e dell’Aeroporto. Il Parco Nord per i cittadini di Bresso è una risorsa fondamentale, di grande valore sociale e naturale: per questo ci impegneremo per individuare forme di collaborazione con il Parco Nord e ad aiutarlo nell’individuazione di ulteriori finanziamenti. Verranno incoraggiati il progetto di ‘aeroporto sostenibile’, con l’introduzione del volo elettrico meno rumoroso ed inquinante, e il progetto di spostamento lontano dalle abitazioni di alcuni hangar così da accogliere gli studenti dei Master del Politecnico e il loro incubatore di aziende di ricerca (bando Arest di Regione Lombardia). Noi amiamo il Parco e l’aeroporto, insieme, in egual misura e li difendiamo entrambi”.
Il Sindaco Cairo rassicura i Bressesi: “Nel 2022 abbiamo presentato a tutti gli Enti che hanno siglato il Protocollo d’Intesa un progetto di sviluppo dell’aeroporto di Bresso, progetto che ha trovato ampio consenso; era anche un modo per ‘vincolarlo’ alla sua vera vocazione di scuola di volo e di volo turistico unendo la ricerca e un incubatore di aziende. Ad oggi questo è l’unico progetto noto e presente al tavolo del Protocollo d’Intesa”. Ma intanto i cittadini si sono portati avanti e hanno già formato un comitato “Difesa del Parco Nord. No Aeroporto Commerciale” e, al grido “No ai voli commerciali e di linea sulle case e sul Parco Nord!”, hanno organizzato un presidio di protesta per dire “no” allo sviluppo commerciale dello scalo. Alla manifestazione hanno partecipato centinaia di persone, anche dai comuni limitrofi. “L’aeroporto resti com’è – ha detto Arturo Calaminici, presidente del comitato -. Non può diventare un aeroporto commerciale perché non solo è collocato dentro ad un parco, ma in un contesto urbano e demografico estremamente denso”.
L’AUDIZIONE IN COMMISSIONE TERRITORIO IN REGIONE –Non esiste nessuna richiesta né progetto che preveda di aprire l’aeroporto di Bresso al traffico commerciale. Le notizie che sono state diffuse nelle scorse settimane sono infondate. Quello che esiste è uno studio realizzato dalla Fondazione PWC Italia che ha esaminato le potenzialità di questa area per lo sviluppo di vari servizi sul territorio, come per esempio il trasporto sanitario di farmaci di nuova generazione con droni a propulsione elettrica e a idrogeno e il trasporto di organi e materiale biologico. Servizi per i quali sono in essere collaborazioni con aeroporti già operativi su questo fronte e con ospedali che sarebbero interessati a fruire di questi servizi”.
Lo ha sottolineato l’Amministratore Unico di Enac Servizi Srl Marco Trombetti durante le audizioni che si sono svolte il 4 dicembre in Commissione Territorio a seguito della mozione illustrata in Consiglio Regionale lo scorso 4 novembre da Onorio Rosati (AVS) e da Michela Palestra (Patto Civico), che si era conclusa con un rinvio in Commissione per approfondire con gli enti coinvolti l’ipotesi di potenziamento dell’aeroporto di Bresso, inclusa l’attivazione di voli di linea o di vertiporti, notizia circolata nelle scorse settimane e che ha destato preoccupazioni e contestazioni da parte dei comitati dei cittadini e delle amministrazioni locali coinvolte.
“L’incontro di oggi è stato molto positivo. Un’occasione di ascolto delle esigenze emerse da tutti gli attori coinvolti e soprattutto un’opportunità necessaria per favorire il chiarimento – ha commentato il Presidente della Commissione Jonathan Lobati (Forza Italia) -. Cittadini ed enti locali sono stati rassicurati sui reali progetti di Enac”. La gestione tecnico economica dell’aeroporto di Bresso, a partire dall’anno 2022 è in capo all’ENAC Servizi S.r.l. Unipersonale, mentre la vigilanza dell’aeroporto è affidata alla Direzione Aeroportuale di Milano Linate. Si tratta attualmente di uno scalo con funzioni turistico-ricreative, didattiche e di addestramento per piloti. Recentemente era stato ipotizzato che l’aeroporto bressese fosse destinato a far parte del progetto Ram, la “Regional Air Mobility”sviluppato proprio dalla società Enac Servizi Srl, vale a dire la rete nazionale di scali medi e piccoli di aviazione generale, ovvero voli commerciali tramite l’uso di aerei di massimo 19 passeggeri con un raggio d’azione tra i 300 e i 600 chilometri.
Presenti all’audizione il Sindaco di Bresso Simone Cairo, il Vice Sindaco di Cusano Milanino Mario Zanco e di Cinisello Balsamo Giuseppe Berlino, il Presidente di Parco Nord Milano Marzio Marzorati, il promotore del Comitato Difesa del Parco Nord Arturo Calaminici, l’Assessore Elena Grandi del Comune di Milano e i rappresentanti di Città Metropolitana di Milano, che hanno espresso in maniera univoca le loro preoccupazioni sull’impatto che questa eventuale decisione avrebbe per l’inquinamento acustico, ambientale e per la sicurezza dei comuni limitrofi già densamente abitati.
“Il Parco Nord risponde ai bisogni dei cittadini e alle esigenze di biodiversità – ha aggiunto Marzio Marzorati, Presidente del Parco Nord Milano -. L’anno scorso è stato frequentato da 3 milioni di visitatori. La natura ha assunto un ruolo pubblico. Se Bresso dovesse diventare uno scalo commerciale ci sarebbero conseguenze sulla fruizione del parco e anche sull’ambito residenziale”. Gli auditi hanno, inoltre segnalato l’aumento dei voli dallo scalo milanese.
“Nonostante le rassicurazioni date nell’incontro di oggi, le preoccupazioni emerse sono legittime. Riteniamo quindi che sia necessaria una presa in carico della situazione da parte di Regione Lombardia – ha dichiarato Onorio Rosati (AVS) -. Predisporremo nel più breve tempo possibile una proposta di Risoluzione della Commissione da presentare in Aula consiliare alla prima seduta utile, auspicabilmente a gennaio, in modo che anche il Consiglio regionale possa prendere la sua posizione netta e chiara sulla questione”. Nel corso della seduta sono intervenuti anche i Consiglieri Simone Negri (PD) e Nicola di Marco (AVS) che hanno evidenziato l’esigenza di proseguire con gli approfondimenti necessari per pervenire a una Risoluzione comune.




