La spiegava Bruce Willis in “Slevin – Patto Criminale”, un originale gangster movie del 2006: la mossa Kansas City è un diversivo, è focalizzare l’attenzione su un falso obiettivo quando tutti stanno iniziando a guardare dalla parte giusta.
E’ quello che sta facendo una parte del Centrosinistra con i soliti giornali e intellettuali appresso – una
volta che si è diffuso il video della Giudice che manifestava contro il Governo a fianco dei centri sociali.
Per questi professionisti della mossa Kansas City, il problema è chi ha diffuso il video e chi l’ha filmata,
mentre la stragrande maggioranza degli Italiani è preoccupata dal vero problema: può un giudice oggi
essere attendibile se solo 5 anni fa manifestava contro il Governo e nello specifico contro lo stesso Ministro contro il quale oggi sta prendendo posizione con provvedimenti ostruzionistici?
Hanno un bel dire quelli che differenziano tra il giudice (passibile di errore in quanto essere umano) e la legge che viene applicata (che è giusta a prescindere da chi la applica). Sarebbe come se un arbitro, a fine carriera, andasse a fare il dirigente di una squadra di calcio. Non nascerebbero dubbi sul suo operato passato?
Solo pochi mesi fa abbiamo assistito alla stessa pantomima: allora, politici e intellettuali, invece che stigmatizzare il comportamento delle borseggiatrici della metropolitana, si concentrarono sul fatto che per la privacy non dovevano essere filmate.
Ancora una volta, l’eterna scelta se concentrarsi sulla luna o sul dito che la indica. Nel proverbio si dice
che è solo lo stolto colui che guarda il dito invece della luna. Ma a volte viene il dubbio che non sia stoltezza, ma malafede.



